“Non pagare le tasse è una vergogna. Io sono italiano, fiero e orgoglioso di esserlo, e ho voluto mantenere la residenza in Italia. Voglio e debbo versare tutte le tasse al mio Paese. Se guadagno, vuol dire che posso pagare. Sono favorevole anche a un’imposta sul patrimonio. E dovrebbero pagare le tasse pure le multinazionali, a cominciare dai padroni della Rete”. Vasco Rossi, 72 anni, cantautore italiano tra i più amati dal pubblico, ha risposto così in un’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera del 31 marzo.
Lei è mai stato comunista?, gli ha chiesto Cazzullo. “Mai. Ero anarchico – ha risposto Vasco -. Poi mi sono riconosciuto nelle battaglie di Pannella per i diritti civili. Solo in fatto di tasse sono un po’ comunista…”.
Le multinazionali
E’ stato allora che il cantante ha spiegato il senso della sua affermazione specificando alcune cose nella sua risposta: non pagare le tasse è una vergogna; voglio e debbo versare le tasse nel mio Paese; ho voluto mantenere la residenza in Italia; sono favorevole a un’imposta sul patrimonio; dovrebbero pagare le tasse pure le multinazionali.
Parole chiare. Che tutte le celebrità dovrebbero avere il coraggio di affermare ad alta voce. Pur potendolo fare, infatti, Vasco Rossi ha scelto di rimanere a vivere in Italia e di non andare all’estero.
Chi ha invece deciso di farlo è Jannik Sinner, 22 anni, che risiede da alcuni anni a Montecarlo, e poiché vive nel paradiso fiscale della Costa Azzurra non è tenuto a pagare le tasse sul suo reddito personale, visto che a Montecarlo sono state abolite nel 1869 (lo spiego nel mio ultimo libro “Europa parassita – Come i paradisi fiscali dell’Unione europea ci rendono tutti più poveri”, in libreria per Chiarelettere).
Sinner ha precisato di aver deciso di trasferirsi a Montecarlo perché nel Principato di Monaco vivono i più grandi tennisti, il clima è buono e ci si può allenare con facilità. Sarà sicuramente vero. Ma è anche vero che, forse, se Montecarlo non fosse un paradiso fiscale i grandi tennisti, gli sportivi, i vip, i miliardari, i rentier non si sarebbero trasferiti in massa in un piccolo Stato dove per acquistare una casa puoi spendere anche 100mila euro al metro quadrato e l’affitto di un bilocale può costare anche più di 100mila euro al mese.
Un problema etico, non legale
Sinner non è un evasore fiscale, perché le imposte sui premi guadagnati nei tornei vengono pagate al Fisco del paese ospitante e lui vive nel Principato di Monaco, dunque non deve pagare l’Irpef in Italia. Ma la decisione di abbandonare il nostro Paese e trasferirsi a Montecarlo ha sollevato più di una critica quando il tennista ha vinto la Coppa Davis nel 2023 con i colori della nazionale italiana.
Non è un problema di violazione di leggi, lo preciso. È un problema etico e morale. Semplicemente una questione di scelte.
Non voglio contrapporre Vasco Rossi a Sinner. Secondo Blasco, infatti, Sinner ha tutto il diritto di risiedere all’estero perché il suo lavoro è in tutto il mondo. Non così le multinazionali italiane che abbandonano il nostro Paese.
Già nel 2011 Vasco Rossi aveva voluto dire espressamente di aver “sempre contribuito a mantenere questo Paese… pagando regolarmente le tasse. Non ho mai preso la residenza in Svizzera a Montecarlo o alle Bahamas. L’ho sempre mantenuta in Italia, prima a Zocca e oggi a Bologna. La mia barca non è intestata a una società di comodo ma a una società italiana, regolare”.
E allora, anche se Blasco non sarà d’accordo, nell’ipotetico match di italianità tra Vasco Rossi e Jannik Sinner, per me il primo vince a man bassa. Nonostante l’età, nonostante forse non abbia mai impugnato una racchetta di tennis. Ma Blasco – pur non volendolo espressamente – ha dato voce alla maggioranza silenziosa degli italiani che pagano integralmente le tasse e sono stufi di versarle anche per chi non paga. Vasco è un esempio, lo dico espressamente.
Questo non significa non riconoscere a Sinner la stoffa del campione. Perché campione lo è senza alcun dubbio. Anche Vasco Rossi, infatti, lo aveva celebrato in un post su Instagram lo scorso gennaio: “Komplimenti al nostro campione Jannik Sinner che ha vinto l’Australian Open! Qui si fa la storia!!! Evviva!”.
Oggi Sinner è il numero 2 del mondo. In corsa per diventare il leader. E’ solo questione di tempo.
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